Tutto quello che c'è da sapere su Palermo

“Heroes – Bowie by Sukita” è il titolo della mostra che, dal 10 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 verrà ospitata al Palazzo Sant’Elia a Palermo. Si tratta di oltre 100 ritratti in grande formato di David Bowie, alcuni dei quali in anteprima nazionale, che ripercorrono un lungo sodalizio – di oltre quarant’anni – tra la legenda del rock e il grande maestro della fotografia Masayoshi Sukita, oggi 82enne).

David Bowie e Masayoshi Sukita

Il fotografo giapponese arrivò a Londra nel 1972 per immortalare Marc Bolan e i T-Rex. Nonostante non conoscesse David Bowie, decise di andare a un suo concerto, attratto dal manifesto che lo ritraeva con una gamba alzata sullo sfondo nero.

Il manager di Bowie accorda uno shooting e, nonostante i due non parlino la stessa lingua e restino in silenzio durante l’intera durata del servizio, avvertono una sensibilità artistica in comune. Da quel momento nasce una collaborazione professionale ed un’intesa che durano fino alla scomparsa di David Bowie, nel 2016. Heroes è il titolo dell’album di Bowie pubblicato nel 1977: la copertina riportava gli scatti realizzati dal maestro giapponese, ispirati a un dipinto del pittore espressionista Erich Heckel, “Roquairol”. Bowie assunse la stessa posizione del protagonista della tela.

La mostra a Palermo

Sarà Palazzo Sant’Elia, con i suoi saloni settecenteschi, ad ospitare le immagini che si concentrano sul Duca Bianco, un’artista contemporaneo che ha arricchito la musica rock con la sua sensibilità artistica. Heroes è quindi la celebrazione dell’artista David Bowie e della maestria fotografica di Masayoshi Sukita, è la musica rock che entra in un palazzo barocco. E’ la celebrazione di un’amicizia. Per molti visitatori sarà anche un’occasione per rivivere gli anni della gioventù.

Non perdete l’occasione di visitare la mostra insieme a noi scoprendo anche il centro di Palermo! La mostra è organizzata da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro con Fondazione Sant’Elia, curata da Ono Arte Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo, ufficio comunicazione MLC Comunicazione.

ORARI E BIGLIETTI

“Heroes – Bowie by Sukita” avrà i seguenti orari:

  • Da martedì a venerdì dalle 9h00 alle 17h00.
  • Sabato e domenica dalle 10h00 alle 20h00.

Prezzi:

  • Biglietto intero: 8€
  • Ridotto: 6€
  • Scuole: 4€
  • Ingresso gratuito fino a 6 anni
  • Biglietto integrato “Banksy” + Heroes. Bowie by Sukita” 12€

Biglietti disponibili a Palazzo Sant’Elia, in via Maqueda 81, e online su www.2tickets.it

Palermo Wonders: be ready for your perfect day! 

Mostra di Banksy Palermo

“Ritratto di ignoto. L’artista chiamato Banksy” è il titolo della mostra palermitana che, dal 7 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021, esporrà 100 opere originali dell’artista inglese in due diverse sedi espositive: Loggiato San Bartolomeo e Palazzo Trinacria.

L’esposizione è curata da Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Arcoris Andipa, voluta da Fondazione Sant’Elia con la Fondazione Pietro Barbaro, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Associazione Culturale, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana, in collaborazione con MLC comunicazione.


Mostra di Banksy a Palermo: dove acquistare i biglietti

E’ possibile acquistare i biglietti per la mostra presso il Palazzo Sant’Elia, in via Maqueda 81.

Dal 7 ottobre sarà possibile l’acquisto anche presso il Loggiato San Bartolomeo.

E’ possibile anche l’acquisto online .

Mostra di Banksy a Palermo: i prezzi

Intero: 8€

Ridotto: 6€

  • Over 65
  • Ordine degli architetti
  • Ordine dei dottori commercialisti
  • Ordine dei medici veterinari
  • CRAL Università degli studi di Palermo
  • CRAL Regione
  • ARCI Palermo
  • Amici delle vie dei tesori
  • Guide turistiche
  • Dipendenti della città metropolitana di Palermo

Scolaresche 4€ (prenotazione classi)

Diversamente abili 4€ (accompagnatore pagante)

Biglietto integrato “Banksy” + “Heroes. Bowie by Sukita” 12€


Chi è Banksy

Banksy è l’artista inglese contemporaneo più conosciuto al mondo, anche grazie al fatto che ha deciso di rimanere anonimo. Originario di Bristol, dove è nato intorno al 1974, è oggi uno dei maggiori esponenti della street art e rappresenta il maggior caso di successo per un artista vivente dai tempi di Andy Warhol.

L’artista si contraddistingue per l’utilizzo della tecnica dello stencil, data la necessità, durante la realizzazione delle opere, di essere rapidi ed evitare l’intervento della polizia. Banksy si è fatto notare per le sue opere in tutto il mondo, di natura satirica, politica e provocatoria, affrontando temi come l’inquinamento, le contraddizioni della società occidentale, il maltrattamento degli animali e lo sfruttamento minorile.

Banksy-Palermo-exhibition

Poiché critica anche gli usuali sistemi di diffusione e mercificazione dell’arte, si è reso protagonista di incursioni in musei blasonati in cui ha appeso clandestinamente opere realizzate in perfetto stile, ma con particolari anacronistici. Un esempio è Show me the Monet, un cui un paesaggio tipico dell’artista francese ospita due carrelli della spesa e un cono stradale.

Nel 2019, durante l’inaugurazione della 58esima Biennale, l’artista ha realizzato a Venezia il murale Naufrago bambino, contestando la politica di chiusura dei porti portata avanti dal governo italiano nei confronti dei migranti bloccati in mare. Un artista dei tempi nostri che affronta le problematiche della società contemporanea in modo diretto e provocatorio, utilizzando sapientemente il sistema delle comunicazione multimediale.

Mostra di Banksy Palermo: cosa aspettarsi

I curatori della mostra hanno agganciato un’idea: il celebre “Ritratto di Ignoto” di Antonello da Messina, una delle opere più celebri dell’artista rinascimentale siciliano. Un uomo senza nome è stato dipinto da Antonello, un artista senza nome né volto è il protagonista di questa mostra.

L’eccezionalità dell’evento consiste nel fatto che per la prima volta in Sicilia vengono riunite oltre 100 opere originali dell’artista britannico. Si tratta di dipinti a mano libera del primissimo periodo; serigrafie considerate come artigianato seriale al fine di diffondere i suoi messaggi, installazioni e oggetti provenienti da Dismaland (come, ad esempio, Mickey Snake, con Topolino inghiottito da un pitone) e pezzi numerati che testimoniano l’esistenza di un artista che ama sperimentare diverse tecniche e modalità comunicative.

Sarà dunque una mostra ricca di significati, che ci porterà a riflettere sul presente e sulla nostra società. Il tutto sarà arricchito da un catalogo editato appositamente per la mostra, accompagnato dai saggi critici di Gianluca Marziani, Stefanio Antonelli e Arcoris Andipa.

Graffiti-Banksy

Mostra di Banksy Palermo: le locations

Significativa è anche la scelta delle location: due edifici distinti situati nel quartiere della Kalsa a Palermo.

Loggiato San Bartolomeo

A pochi passi da Porta Felice, faceva parte del trecentesco ospedale di San Bartolomeo degli incurabili. Nel 1608 il viceré marchese di Vigliena decise l’ampliamento del complesso dotandolo di un cortile e decorando la facciata con elementi di pietra intagliati. Nel 1826 divenne orfanotrofio con il nome di Santo Spirito. Oggi il Loggiato è ciò che rimane in seguito ai bombardamenti del 1943. Recentemente restaurato con progetti finanziati dalla Provincia utilizzando le tecniche più moderne, oggi è una meravigliosa finestra sul mare, grazie anche alle vetrate trasparenti.

Palazzo Trinacria

Si tratta di un luogo significativo per la città, in quanto è stato il primo edificio nato appositamente come albergo. Progettato intorno al 1840 dagli architetti Andrea Gigante e Vincenzo Trombetta, era dotato di ben 54 camere lussuose con bagno e addirittura ascensore, uno dei primi della città. Inaugurato nel 1844, ospitò personaggi di rilievo, tra cui anche Giuseppe Garibaldi. L’attività dell’albergo cessò nel 1911. Successivamente è stato oggetto di trasformazioni, ricavando un centro congressi e degli alloggi privati. L’ingresso è in via Butera n.24  e, verso il mare la sua terrazza è contigua a quella di Palazzo Butera, recentemente restaurato.

Il quartiere della Kalsa

La scelta delle sedi espositive ricopre una grande importanza per la città. Una zona della città che indissolubilmente legata al mare e che concentra diversi luoghi ricchi di interesse, quali il Foro Italico, il Palazzo Butera, il museo dei Pupi, Piazza Marina, Palazzo Chiaramonte Steri, Palazzo Mirto, la chiesa di San Francesco d’Assisi, l’Oratorio di San Lorenzo, l’Ortatorio dei Bianchi, Palazzo Abatellis, Villa Giulia, l’Orto Botanico, la zona di Sant’Erasmo, lo Spasimo, Piazza Magione. Luoghi che potrete scoprire insieme a noi con il nostro walking tour!

Palermo Wonders: be ready for your perfect day! 

Palermo cosa vedere nel tempo libero:

Palermo è una meta turistica sempre più apprezzata, grazie alla bellezza dei suoi monumenti e alla facilità di girare il centro a piedi. L’itinerario arabo-normanno e il barocco sono ormai tappe imperdibili se state visitando il capoluogo siciliano. Ma cosa vedere dopo aver fatto il proprio “dovere” da bravi turisti appassionati di storia e arte? Ecco alcuni consigli se volete trascorrere delle ore piacevoli nella nostra città:

Palermo cosa vedere nel tempo libero

 

La Cala

 

Palermo-Harbor

L’antico porto di Palermo è proprio di fronte al centro storico, facilmente raggiungibile da Corso Vittorio Emanuele. Negli ultimi anni è stato oggetto di lavori ed ha migliorato la sua accessibilità. Una passeggiata al tramonto o nel dopocena è imperdibile, soprattutto nei mesi estivi. Qui potrete ammirare Monte Pellegrino, i cantieri navali, avrete una visione d’insieme del golfo di Palermo e troverete anche più di un bar per gustare un bicchiere di vino al tramonto.

Il Foro Italico

Foro-Italico

 

Seguendo il lungomare di Palermo, subito dopo la Cala, trovate un giardino immenso proprio di fronte al mare. E’ una zona che ormai offre molte possibilità: trovate infatti il Nautoscopio, il Parco della salute (un parco giochi per ragazzi costruito in modo eco-sostenibile), segue poi un prato infinito che si conclude con la zona di Sant’Erasmo, oggetto di rivalutazione negli ultimi tempi.

Piazza Marina

 

Piazza-Marina

Situata nella parte più bassa di Corso Vittorio Emanuele, non lontana da Porta Felice, è dominata dal Giardino Garibaldi, realizzato nel 1864 dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile. All’interno troverete molte piante esotiche, tra cui il maestoso ficus microphylla (o ficus magnolioide), considerato l’albero più grande d’Europa, con un’altezza di circa 30 metri ed una chioma con diametro di 50 metri. Il luogo perfetto per rilassarsi!

Villa Giulia

 

Villa-Giulia_Palermo

Uno dei primi giardini pubblici d’Europa, realizzato tra il 1777 e il 1778. L’ingresso è su via Lincoln. Ha un impianto geometrico, tipico dei giardini all’italiana, realizzato dall’architetto Niccolò Palma: si tratta di un quadrato perfetto, suddiviso in quattro quadrati, suddivisi a loro volta dalle loro diagonali. Nello spazio centrale, di forma circolare, si trovano quattro esedre in stile pompeiano realizzate da Giuseppe Damiani Almeyda. E’ un luogo perfetto in cui passeggiare, leggere un libro o fare jogging!

Orto Botanico

 

Orto_Botanico_Palermo

Adiacente a Villa Giulia, l’Orto Botanico di Palermo è un luogo magico. La collezione di piante esotiche è infinita, spesso è sede di manifestazioni, come ad esempio spettacoli teatrali, presentazioni di libri, conferenze o fiere. Se volete rilassarvi e scordarvi i ritmi frenetici delle nostre città, siete nel posto giusto!

L’opera dei pupi

 

pupi-siciliani

Si tratta di un’antica tradizione siciliana, ma è sempre molto viva ed un’attività molto divertente! Se vi chiedete cosa vedere a Palermo dopo aver visitato tutti i monumenti, questa è la scelta giusta! I teatri dell’opera dei Pupi si trovano in centro storico e potete scegliere tra le famiglie Argento, Cuticchio e Mancuso. Il nostro consiglio? Provatele tutte e tre!

Mondello

 

Mondello

Se volete invece allontanarvi dal centro storico, è il caso di fare un salto a Mondello, la località balneare più famosa della città. Si tratta di una piccola California siciliana, con le palme che fanno da contorno alla spiaggia. L’acqua è spesso cristallina e una passeggiata e un gelato a Mondello fanno ormai parte della tradizione dei palermitani!

Riserva naturale di Capogallo

Sferracavallo

Se avete voglia di avventura e di affrontare una passeggiata leggermente più impegnativa, recatevi a Sferracavallo, il quartiere più orientale di Palermo, e visitare la riserva naturale orientata di Capogallo. Si tratta di una passeggiata con un vista mozzafiato, con la scogliera a strapiombo sul mare.

I tramonti qui sono molto romantici, ma non scordate di portare con voi scarpe comode e una bottiglia d’acqua! Dopo la passeggiata recatevi nella piazza principale della borgata e concedetevi una cena a base di pesce con vista sul mare! Palermo cosa vedere nel tempo libero: queste sono soltanto alcune idee, ma siamo sicuri che, girando per la città, troverete voi stessi molte altre attività!

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Il Nautoscopio

Il Nautoscopio è un’installazione architettonica che fa ormai parte del paesaggio del lungomare di Palermo. Lo vediamo quando percorriamo il Foro Italico e la Cala, a volte lo incontriamo anche durante i nostri tour per la città. E’ anche un luogo molto frequentato nelle notti d’estate. Ma di cosa si tratta esattamente? Spinti dalla curiosità, abbiamo incontrato il suo creatore.

Qui trovi la video intervista:

 


Chi è Giuseppe Amato

 

GiuseppeAmatoNautoscopio

“Un ex-biologo pentito”, è così che si definisce, palermitano, cosmopolita, dedito all’architettura e al design. Noi, per descriverlo, vorremmo utilizzare un neologismo: un “immaginatore”. Immaginare è il suo atto creativo. La capacità di creare nella sua mente realtà non ancora esistenti è frutto di un mondo interiore profondo e complesso, ingarbugliato, non finito, sognante, senza limiti tracciabili, fatto di fantasie e fascino per il passato. È con queste coordinate che nasce il Nautoscopio.

L’arte di Giuseppe

Chi di noi, da bimbo, non ha sognato una casa su un albero?

Giuseppe ha conservato questa capacità di sognare anche da adulto. Proietta sé stesso nella storia, in un passato a volte reale, a volte immaginato. Nella sua mente crea mondi alternativi, esistenze utopiche. Le sue opere rappresentano soltanto la parte tangibile e concretamente realizzabile di un mondo interiore che va ben oltre i limiti della realtà materiale. Un mondo che deve fare i conti, suo malgrado, con la forza di gravità, con i limiti e la finitezza del reale.

Da questa energia immaginativa nasce la riflessione dell’artista. Un uomo che, in quanto tale, ha la necessità di stare al mondo, di abitare, di costruire un rifugio per se stesso: una casa. E se noi tutti scegliamo, nella nostra casa, i colori delle pareti o la disposizione dei mobili, Giuseppe, nel suo mondo, di questa casa sceglie tutto: l’origine, la storia, il suo destino e l’ubicazione.

Il Nautoscopio: una tappa del progetto “Unexpected homes – case d’artista”

Comincia così ad immaginarsi posti in cui vuole vivere. Ogni luogo diventa parte del suo progetto “Unexpected homes, case d’artista”, definite da lui stesso “architetture utopiche ma realizzabili”. Nascono così idee come:

  • La casa su un fiume: un ponte abitabile, con l’acqua che scorre sotto, dotato di canne da pesca.
  • Concepcion: una casa che ha la forma del relitto di una nave. Riempita di libri da Eratostene di Cirene 2500 anni fa, poi naufragata e riemersa nel deserto.
  • Torre maestra: una torre di avvistamento utilizzata in passato dai pescatori per essiccare il pesce.

E’ in questo mondo immaginario di case e luoghi che nasce il Nautoscopio.

Ecco cosa è il Nautoscopio

Nell’intervista, Giuseppe Amato definisce il Nautoscopio uno “strumento nautico per osservare le navi in transito”. Noi lo chiameremmo anche un sogno che diventa realtà. In altre parole, una idea che, facendo i conti con il mondo reale e le sue leggi fisiche, diventa concreta e tangibile. Fare i conti con la realtà significa però costruire una casa in acciaio al carbonio e legno dal peso di 9 tonnellate, e significa soprattutto realizzare, all’interno dell’albero maestro centrale, un contrappeso di ben 10 tonnellate (un siluro lungo ben 8 metri!), che permette di sollevare l’unità abitativa fino a 15 metri di altezza semplicemente ruotando una manovella.

Un progetto che Giuseppe ha pensato nel 2004, ha esibito nel 2009 al salone del mobile di Milano e che ha realizzato a Palermo nello stesso anno. Il Nautoscopio, insieme agli altri progetti, costituisce il portfolio dell’artista. Utopie pronte a diventare realtà.


Le altre attività di Giuseppe Amato

Parallelamente al progetto delle unexpected homes, Giuseppe Amato si dedica anche alla creazione e all’allestimento di spazi interni, abitativi e commerciali. Argani, timoni, strutture meccaniche, letti che si sollevano in aria lasciando spazio al tavolo da pranzo: i risultati sono spesso strabilianti.

Un esempio è l’allestimento del negozio Caruso Menswear a Milano, in cui i locali commerciali diventano un’esplorazione del mondo dell’opera lirica, “Dream”. Chi passa per strada vede, dalla vetrina, la macchina scenica, le quinte del teatro viste da dietro, e l’argano per aprire il sipario. Una volta aperto il sipario stesso, il cliente trova la rappresentazione di 5x5m del teatro Regio di Parma con il pubblico presente in sala, ben 1000 persone. Il tutto realizzato in legno, argento, oro e madreperla! Per conoscere più a fondo i progetti e il mondo di Giuseppe Amato, vi invitiamo a visitare il suo sito www.giuseppeamatostudio.com

Nautoscopio_Amato

 

Palermo Wonders: be ready for your perfect day!

 

Cappella Palatina Palermo

La Cappella Palatina è il vero gioiello di Palermo ed è anche uno dei monumenti che visitiamo durante il nostro walking tour. Dal 2015 è inserita nella lista dei Monumenti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Costruita per volontà del primo re normanno di Sicilia, Ruggero II d’Altavilla, a partire del 1130, è oggi una preziosissima testimonianza della società multiculturale che ha caratterizzato la Sicilia mille anni fa.

Un vero scrigno (piccolissimo) che contiene una bellezza stupefacente. Mosaici bizantini e iscrizioni arabe convivono all’interno di una chiesa a tre navate, con una cupola al centro del santuario e tre absidi dirette a oriente. Lasciare la città senza averla visitata è davvero un peccato mortale e ne abbiamo già parlato nel nostro articolo sui luoghi più visitati. La Cappella è situata all’interno del Palazzo dei Normanni, oggi sede dell’ARS, l’Assemblea Regionale Siciliana.

Cappella Palatina Palermo: dov’è?

L’accesso al Palazzo dei Normanni (con all’interno la Cappella Palatina) è in Piazza del Parlamento. Dalla Cattedrale, percorrete Corso Vittorio Emanuele in direzione Porta Nuova e, superato il giardino di Villa Bonanno (potete anche passarci in mezzo, ne vale davvero la pena), troverete il magnifico Palazzo.

Informazioni pratiche

 

Quando visitare la Cappella Palatina Palermo

La Cappella Palatina è visitabile ogni giorno dalle 8h30 del mattino. Poiché gli orari cambiano spesso, vi consigliamo di consultare la pagina degli orari della Fondazione Federico II, che gestisce la struttura.

Come acquistare i biglietti per la Cappella Palatina Palermo

L’acquisto dei biglietti può avvenire sia presso la biglietteria situata all’esterno che online. Poiché è probabile che ci siano delle code in biglietteria per l’acquisto dei biglietti (a meno che non siate lì pronti già alle 8h30!), vi consigliamo di acquistare il biglietto online, scegliendo la data e l’orario di accesso. E’ un modo intelligente per evitare inutili attese.

Il prezzo dei biglietti

Il prezzo dei biglietti varia a seconda dei giorni. Quando infatti all’interno del palazzo non si svolge attività politica è possibile visitare non soltanto la Cappella Palatina ma anche gli appartamenti reali. Inoltre, in alcuni periodi dell’anno, il prezzo di acquisto include anche l’accesso alle mostre temporanee organizzate all’interno del palazzo.

Cappella Palatina Palermo: come prepararsi alla visita

Al momento dell’accesso al Palazzo potrete mostrare il vostro biglietto e vi verrà misurata la temperatura corporea. In seguito preparatevi ad effettuare dei controlli simili a quelli che avvengono negli aeroporti: tutti i metalli vanno depositati all’interno di una cesta e si passa attraverso il metal detector. Importante: non portate con voi coltellini svizzeri perché sarete costretti ad abbandonarli!

A seguire un secondo macchinario vi controllerà nuovamente la temperatura e sarete così pronti a godere della bellezza del Palazzo e della Cappella Palatina. Ricordate che l’utilizzo della mascherina FFP2 è obbligatorio durante tutto il percorso di visita!

I giardini reali

Dopo aver visitato la Cappella Palatina ed (eventualmente) gli appartamenti reali, non perdete la visita (all’esterno) dei giardini reali!

Si tratta di un magnifico giardino impiantato sopra il bastione di San Pietro (parte delle mura che difendevano la città in epoca spagnola) ed aperto alle visite soltanto dal 2018. L’idea è di visitare il giardino come se fosse un museo: ma al posto dei quadri troverete piante ed alberi ed ogni “opera” ha la sua didascalia. All’interno troverete piante esclusive, come il Ficus Microphylla che abbraccia un Pino domestico, la collinetta delle felci e delle succulente e piante rare come Dioon mejiae, Encephalartos whitelockii, Encephalattos arenarius, Ceratozamia kuesteriana. Si tratta di un luogo davvero magico, perfetto per rilassarsi prima di riprendere la visita della città. All’interno è presente anche un bar e la sosta è resa piacevole anche dalla musica classica che viene diffusa!

Svegliamoci.

Circondiamoci di colori, sogni e oro.

Sogniamo.

Viviamo d’arte, perle e marmi.

Sarà una sveglia dopo un lungo sonno,

un sogno dopo una lunga veglia.

Sarà la ripresa dei sensi,

il ritorno al bello.

Sarà il gusto della vita, dell’incontro.

Saremo noi,

dopo un lungo inverno.

Saremo noi,

qui,

a Palermo.

Si riparte dopo il covid

Siamo stati a lungo chiusi in casa e la pandemia ci ha ricordato ancora una volta la debolezza della condizione umana. Di fronte alle difficoltà noi vogliamo reagire ed affidarci alla forza dell’arte e della bellezza. Viaggiare è un modo per arricchire se stessi: conoscere nuovi luoghi, atmosfere, persone, gustare il cibo del luogo e scambiarsi la gioia di vivere.

Palermo Wonders vuole ripartire da qui: dalla forza dell’arte e della bellezza, perché crediamo che esse esprimano il meglio degli esseri umani del passato e che ci aiutino a vivere meglio, e con più consapevolezza, il presente. Il futuro sarà bello solo se saremo consapevoli di ciò che siamo stati in passato e di ciò che siamo oggi.

Svegliamoci dal letargo e cominciamo a sognare e immaginare un nuovo futuro attraverso l’arte universale, attraverso la conoscenza della storia di altri popoli e del loro modo di esprimersi.

L’oro di Palermo

Palermo potrà farti scoprire l’oro: non soltanto l’oro dei mosaici bizantini di mille anni fa, ma anche quello della mescolanza di culture che qui hanno vissuto, l’oro della gioia di vivere dei palermitani, della loro spontaneità, l’oro del sole siciliano. Un viaggio a Palermo costituisce un’esperienza completa che ti appagherà in tutti sensi: devi solo scegliere cosa cercare: arte, storia, musica, letteratura, vita locale, cibo, autenticità, spontaneità, relax, allegria.

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Palermo è una città d’arte come poche e decidere cosa vedere quando si ha poco tempo non è semplice. Con il nostro walking tour potrai andare dritto al cuore della città e scoprirne tutti i segreti. Ma qui vogliamo darti un’anticipazione dei luoghi più suggestivi e interessanti. Cosa rende unica Palermo? La mescolanza degli stili, specchio di una storia millenaria fatta di dominazioni da parte di popoli molto diversi tra loro: Fenici, Romani, Arabi, Normanni e Spagnoli, per citarne alcuni.Ma scopriamo quali sono alcune delle cose da vedere.

Cosa non dovresti perdere a Palermo:


1. Palazzo Dei Normanni – Sito Unesco


Palatine_Chapel_Palermo

Non è un luogo come tutti gli altri: il Palazzo dei Normanni possiede una forte personalità. Ancora oggi è il luogo del potere: è infatti la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). Situato nel sito più elevato della città antica, all’inizio di Corso Vittorio Emanuele, è un luogo che da solo racconta la storia di Palermo.

Ma cosa lo rende speciale? Ti diamo un esempio svelandoti un piccolo segreto: entrando, se dai un’occhiata al pavimento, scoprirai una lastra di vetro trasparente. Guardando con un po’ di attenzione, scoprirai i resti di parte delle mura fenicie: un bel biglietto da visita! All’interno ci si rende conto come la mescolanza di stili artistici ed epoche storiche è una caratteristica peculiare del palazzo. Cortili di epoca spagnola e appartamenti settecenteschi convivono insieme ad altri ambienti di gusto arabo e al gioiello per eccellenza: la Cappella Palatina. Costruita dal primo re normanni, Ruggero II d’Altavilla, è un luogo meraviglioso, dove la mescolanza degli stili trova la sua massima espressione.

2. Corso Vittorio Emanuele


Dedicato a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia tra il 1861 e il 1878, è la via principale e più antica di Palermo, conosciuta anche come Cassaro. Lungo il corso si trovano chiese e palazzi aristocratici, ma anche caffetterie e botteghe di piccoli artigiani. Una passeggiata lungo Corso Vittorio è un obbligo!

3. La Cattedrale di Palermo – Sito Unesco


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Non lontana dal Palazzo dei Normanni, proseguendo la passeggiata lungo Corso Vittorio Emanuele, la Cattedrale è il secondo monumento da visitare assolutamente. La facciata meridionale è semplicemente spettacolare e comunica allo stesso tempo un senso di grandezza e armonia. Il che è straordinario perché è composta da elementi di epoche e stili diversi! Ed ecco che arriva il secondo piccolo segreto: osservando la prima colonna a sinistra del portico, noterai un’iscrizione inusuale: si tratta di un verso del corano scritto in caratteri cufici.

All’interno lo stile è invece completamente differente, molto più sobrio, ma non mancano elementi di interesse:

  • Le tombe reali di Ruggero II, di Costanza d’Altavilla, di Enrico VI e di Federico II di Hohenstaufen.
  • La meridiana. 
  • La cripta, con il tesoro reale e la corona di Costanza d’Altavilla.
  • La cappella della nostra patrona: Santa Rosalia! 

4. I Quattro Canti


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Costruita tra il 1608 e il 1620 dall’architetto romano Giulio Lasso, questa piazza è il cuore del centro storico: un vero trionfo del barocco. Il nome ufficiale è piazza Vigliena, ma tutti la chiamano Quattro Canti. Qui si intersecano le due strade principali: Cassaro (Corso Vittorio Emanuele) e la Strada Nuova (oggi via Maqueda, che prende il nome del viceré Bernardino Cárdenas Duque de Maqueda).

5. Piazza Pretoria


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La piazza è di fronte al Palazzo delle Aquile (sede del Comune), tra le chiese di San Giuseppe dei Teatini e Santa Caterina. Al centro, l’imponente Fontana Pretoria, chiamata anche Fontana della vergogna per la nudità delle statue. Se avevamo iniziato chiedendoci cosa vedere a Palermo, pian piano ci rendiamo contro che c’è veramente tanto! Nei pressi di Piazza Pretoria si può approfittare di una pausa caffè prima di continuare…

6. Piazza Bellini


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Dedicata al compositore siciliano Vincenzo Bellini, in passato veniva chiamata la piazza delle tre chiese: Santa Maria dell’Ammiraglio (conosciuta anche come la Martorana), San Cataldo, entrambe normanne, e Santa Caterina, in stile barocco.

7. Santa Maria dell’Ammiraglio (Martorana) – Sito Unesco


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Fondata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, grande ammiraglio di fede ortodossa al servizio del re normanno Ruggero II dal 1108 al 1151. La chiesa ha subìto molti cambiamenti nel tempo e il risultato oggi è un mescolanza originalissima di mosaici bizantini e decorazioni barocche.

8. San Cataldo – Sito Unesco


San-Cataldo-Palermo

Fondata da Maione di Bari, ammiraglio del re Guglielmo I tra il 1154 e il 1160, all’esterno è caratterizzata dalle tre cupole rosse: un vero simbolo di Palermo. L’interno, invece, ha un’atmosfera molto intima.

9. Santa Caterina


Santa-Caterina-Palermo


È giunto il momento di affrontare il barocco siciliano! La chiesa e il convento di Santa Caterina sono il luogo perfetto per farlo, per le meraviglie e le sorprese che vi aspettano all’interno. Non solo la chiesa: è anche possibile visitare gli spazi del monastero, raggiungere i tetti e gustare specialità siciliane realizzate seguendo le originali ricette del convento!

10. Il teatro Massimo Vittorio Emanuele


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Benvenuti al teatro dell’opera più grande d’Italia con i suoi 7.730 mq! Fu inaugurato nel 1897 con il Falstaff di Giuseppe Verdi. Qui è stata girata la scena finale del Padrino parte III (1990) di Francis Ford Coppola. Mentre Anthony Corleone, figlio di Michael, recita nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, nel ruolo di Turiddu, sulle scale del teatro Mary Corleone, figlia di Michael, muore, uccisa per errore.

11. I mercati di strada


Mercato-Palermo

Non siete stati a Palermo se non avete visto almeno uno dei mercati storici! Tre dei più antichi sono: Ballarò, Capo e Vucciria. Ballarò è il mercato più grande e dove oggi si realizza la maggiore integrazione multiculturale. Il Capo è più piccolo ed è conosciuto per il pesce fresco. La Vucciria ha perso, negli ultimi anni, la sua caratteristica di mercato vero e proprio, ma si è trasformata in un quartiere vitale e nel luogo di incontro per la vita notturna, con un brulicare di piccoli pub e ristoranti.

12. Monreale – Sito Unesco


Cathedral_Monreale

Ultima, ma non per ordine di importanza. Al contrario: è il luogo che non dovete assolutamente perdere! Trovandosi un po’ più distante dal centro, però, è conveniente dedicarle mezza giornata. Monreale è bellezza allo stato puro e vi invitiamo a visitarla insieme a noi per innamorarvi della chiesa più bella del mondo.

Concludendo, questa è soltanto una breve selezione di cosa vedere a Palermo. C’è tanto, tanto altro… Palermo Wonders: pronti per il tuo giorno perfetto! 

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