Tutto quello che c'è da sapere su Palermo

La Sicilia torna in zona gialla e la cultura riparte grazie alla riapertura dei musei dal lunedì al venerdì!

Terracqueo-Palermo

Terracqueo: prorogata fino al 31 maggio – Visite Guidate dal 22 al 26 febbraio

Riapre il Palazzo Reale con la Cappella Palatina, gli Appartamenti Reali, il Giardino e la mostra Terracqueo, prolungata fino al 31 maggio.

Vi abbiamo già parlato dell’originalità di questa esibizione in questo articolo. Dal 22 al 26 Febbraio potete visitarla con noi!

Sulla nostra pagina Facebook trovate maggiori informazioni sulle nostre visite guidate.

Banksy-Palermo

“Ritratto d’ignoto, un artista chiamato Banksy” – visitabile dal 15 al 19 febbraio

“Ritratto d’ignoto, un artista chiamato Banksy”, organizzata dalla Fondazione Sant’Elia con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana. La mostra è ospitata in due locations differenti (il Loggiato San Bartolomeo e il Palazzo Trinacria) e riunisce oltre 100 pezzi originali, tra dipinti a mano libera del primissimo periodo e serigrafie, inediti, oggetti installativi.

Ve ne avevamo già parlato in questo articolo. Ha riscosso molto successo ed è stata prorogata dal 15 al 19 febbraio.

Heroes-Bowie-by-Sukita-

Heroes – Bowie By Sukita” – prorogata fino al 30 aprile 

Un leggenda del rock, David Bowie immortalata da uno dei fotografi più incisivi del pianeta: Masayoshi Sukita. Il tutto nella suggestiva cornice di Palazzo Sant’Elia. Maggiori info in questo nostro articolo.

La mostra è organizzata da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro con Fondazione Sant’Elia – a cura di Ono Arte Contemporanea; con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo. Prorogata fino al 30 aprile.

Palermo Wonders: be ready for your perfect day! 

Lo storico hotel di lusso, affacciato sul golfo di Palermo e ai piedi di Monte Pellegrino, è ora parte della catena Rocco Forte Hotels ed offre una possibilità esclusiva per vincere una vacanza da sogno in occasione della sua prossima inaugurazione.

Dal 15 febbraio al 14 marzo è infatti possibile collegarsi al sito www.roccofortehotels.com e con pochi click si parteciperà all’estrazione del 22 marzo 2021: il vincitore potrà trascorrere due notti per due persone, con colazione inclusa e 100 euro di credito spendibili nei ristoranti e bar dell’hotel.

Nato come villa privata dell’ammiraglio inglese Cecil Domwille, l’edificio fu acquistato dalla famiglia Florio e convertito nel 1900 in un hotel di lusso su progetto di Ernesto Basile, diventando la massima espressione del liberty palermitano di quel periodo. Il luogo privilegiato per le vacanze di ricchi aristocratici e regnanti di tutta Europa.

Basile disegnò anche il mobilio, realizzato poi dal mobilificio di Vittorio Ducrot. Alla decorazione degli interni parteciparono molti artisti, tra cui Giovanni Enea ed Ettore De Maria Bergler. Ancora oggi è imperdibile il Salone Basile, le cui decorazioni raccontano La favola dell’Aurora e del Tramonto o Floralia.

In occasione della riapertura, l’hotel è stato sottoposto ad una meticolosa ristrutturazione con l’obbiettivo di riportare la villa al suo antico splendore e di valorizzarne il suo fascino indiscutibile. I lavori sono stati curati da Olga Polizzi, Design Director di Rocco Forte Hotels, in collaborazione con un grande nome nel mondo del design: Paolo Moschino for Nicholas Haslam Studios.

Palermo Wonders: be ready for your perfect day! 

Il Teatro Massimo di Palermo offre a novembre un ricco programma di concerti e balletti in diretta streaming. Una grande opportunità per restare in contatto con il teatro in tempi di pandemia. Gli spettacoli avranno luogo in assenza di pubblico e la sala è stata attrezzata in ottica televisiva, per avere la miglior resa possibile di luci e suoni. Tutti gli spettacoli vengono trasmessi gratuitamente, ma è possibile fare una donazione con carta di credito o paypal.

Teatro Massimo diretta streaming: il programma completo


14 Novembre- 19h00 – concerto

Debussy Fauré Schubert

Programme:

Claude Debussy
Prélude à l’après-midi d’un faune

Gabriel Fauré
Pelléas et Mélisande, suite op. 80

Franz Schubert
Symphony No. 8 in B minor D. 759 “Unfinished”

Conductor Omer Meir Wellber

Teatro Massimo Orchestra


15 Novembre – 18h00 – concerto

Dvorak: Mass in D Major

Programme:

Antonín Dvořák
Mass in D Major op. 86 for chorus and organ

Conductor Ciro Visco

Soprano Daniela Pedi

Mezzosoprano Carmen Ghegghi

Tenor Mariano Sanfilippo

Bass Cosimo Diano

Organ Salvatore Punturo

Teatro Massimo Chorus


19 Novembre – 19h00 – concert0

Farewell Symphony

Programme:

Joseph Haydn
Symphony No.45 Hob:I:45 “Farewell”

Johannes Brahms
Symphony No. 2 in D major op. 73

Conductor Omer Meir Wellber

Teatro Massimo Orchestra


25 Novembre 19h00 – concerto

Handel: Water Music

Programme: 

Georg Friedrich Händel
Water Music:
Suite No. 1 in F Major HWV 348
Suite No. 2 in D Major HWV 349
Suite No. 3 in G Major HWV 350

Conductor Ignazio Maria Schifani

Orchestra del Teatro Massimo


28 Novembre – 20h00 – concerto

Francesco Lanzillotta

Programme: 

Samuel Barber
Adagio for strings op. 11

Francesco Paolo Tosti
Arias for mezzosoprano and orchestra

Richard Wagner
Siegfried-Idyll WWV 103

Wolfgang Amadeus Mozart
Symphony No. 35 in D major K 385 “Haffner”

Conductor Francesco Lanzillotta

Mezzosoprano Marianna Pizzolato

Teatro Massimo Orchestra


29 Novembre – 17h30 – balletto

Romeo e Giulietta

Sergej Prokofiev

Coreographer Davide Bombana

Teatro Massimo Ballet

 

Palermo Wonders: be ready for your perfect day! 

 

Torna lo storico appuntamento con la Targa Florio Classica, una delle corse automobilistiche più difficili e affascinanti al mondo, che porta con sé il fascino del passato glorioso della famiglia protagonista nella storia e nell’economia della Sicilia per più di due secoli. La Targa Florio Classica è riservata alle auto prodotte fino al 1977. Nelle altre categorie si potranno invece ammirare le vetture più moderne: la Targa Florio Legend (dal 1978 al 1990) e la Targa Florio Gran Turismo (dal 1991 al 2019). Molto interessante sarà anche il Ferrari Tribute to Targa Florio, che raccoglierà i possessori di vetture Ferrari. Palermo sarà anche quest’anno la base della manifestazione, ospitando le cerimonie di arrivo e di partenza nei giorni di gara.

Targa Florio 2020: il programma

Giovedì 15 ottobre:

Gli equipaggi partecipanti alla gara raggiungeranno Palermo per l’inizio delle verifiche tecniche

Venerdì 16 ottobre:

Le auto storiche partiranno per Marsala e Campobello di Mazara, percorrendo la zona delle Saline, per poi tornare a Palermo ripercorrendo l’itinerario di Garibaldi e dei Mille. Le località interessate dalla gare saranno Monreale, Altofonte, Partinico, Castellammare del Golfo, Valderice, Trapani, Marsala, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Partanna e Calatafimi.

Sabato 17 ottobre

Sarà il giorno del Circuito delle Madonie, a est di Palermo, attraversando Caltavuturo, Polizzi Generosa, Collesano e Campofelice di Roccella.

Domenica 18 ottobre

Dopo l’adrenalina dei giorni precedenti, si darà spazio alla celebrazione e alla memoria. I concorrenti che lo vorranno potranno provare il Circuito della Favorita, in una gara fuori classifica. Seguirà la premiazione dei vincitori.

I partecipanti e le auto storiche

La Targa Florio continua ad essere ancora oggi un evento di successo: sono più di 100 gli equipaggi iscritti. La vettura più antica è del 1929, la Lancia Lambda VIII Serie di Olindo Deserti e Maurizio Demarco. Sarà presente anche il vincitore della passata edizione della Targa Florio Classica, Mario Passanante, con la Fiat 508C del 1937.

Il Ferrari Tribute permetterà di ammirare i modelli prodotti dal 1991 al 2019: dalla Ferrari 360 Modena alla Ferrari 812 GTS. Nella categoria Legend correranno invece la Ferrari GTS Turbo, del 1988, e 308 GTS, del 1980. Le altre case automobilistiche rappresentate sono la Porsche (con i modelli 911 e 933), Jaguar, Mercedes, Austin Haley, Morris Garages, Riley, Maserati, Bentley e tante altre.

Targa Florio: la storia

Targa Florio 2020 dal 15 al 18 ottobre

La competizione è indissolubilmente legata alla figura di Vincenzo Florio, nato a Palermo nel 1833. Un grande amante sport che fu uno dei primi possessori di automobili in città: nel suo parco macchine spiccava la Mercedes 60 HP, che lo accompagnò nelle sue prime competizioni sportive e nei suoi successi. Fu Vincenzo Florio a tracciare il percorso su un foglio di carta: Cerda, Caltavuturo, Petralia, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice: un percorso libero da passaggi a livello, non lontano da Palermo, lungo 146 km e 900 m.

La prima gara si svolse nel 1906 e il primo quartier generale fu il Grand Hotel delle terme a Termini Imerese.

Vincenzo Florio fece costruire due grandi capannoni di legno, usati come tribune e box per le auto, un cavalcavia in legno per attraversare la strada senza ostacolare la gara, un ristorante e una sala stampa dotata di telegrafo internazionale: si trattava di qualcosa di eccezionale, in quanto nel 1906 l’unico telegrafo internazionale in Italia si trovava a Milano. Due bande musicali intrattenevano il pubblico durante l’attesa del passaggio delle auto. Florio fece costruire 400 metri di binari, collegati alla linea ferroviaria che da Palermo portava a Messina: ciò facilitava l’arrivo del pubblico con il treno da Palermo. Il giorno della prima gara erano presenti circa sedicimila persone, il prezzo del biglietto del treno era di 13 lire e comprendeva andata, ritorno, ingresso alle tribune e un buono per la colazione.

La Targa Florio diventò ben presto un luogo di incontro di nobili e persone di cultura: un vero appuntamento mondano che vedeva come protagonisti Donna Franca Florio, la Contessa Morosini, la Contessa di Mazzarino, la Principessa Lanza di Trabia e tanti altri nobili. Famosissimi sono i nomi dei piloti che hanno preso parte in passato a questa maifestazione: Ferrari, Nuvolari, Cagno, Nazzaro, Chiron, Masetti, Axari, Camopari, Lancia, Varzi. Ed ancora oggi è un evento di grande fascino e un motivo in più per visitare Palermo e i suoi dintorni!

Palermo Wonders: be ready for your perfect day!

Oggi parliamo di un ortaggio che si trova nei mercati siciliani da Luglio ad Ottobre: il pomodoro di Corleone. Si tratta del prodotto perfetto per realizzare una delle attività più tradizionali delle famiglie siciliane: la conserva di pomodoro. Per realizzarla esistono numerose ricette e ogni famiglia ha la propria, ma gli ingredienti fondamentali sono 3: pomodori, basilico e…il passaverdure! Se visitate Palermo e i piccoli paesi siciliani in estate, probabilmente sentirete, nelle strade, un dolcissimo profumo di pomodoro nell’aria: in una casa vicino a voi si sta preparando la conserva di pomodoro per tutto l’anno! La scelta del tipo di pomodoro è importante: il migliore in assoluto, secondo noi, è il pomodoro siccagno di Corleone.

Corleone

Corleone è un grande centro agricolo tra Palermo e Agrigento, luogo di allevamento bovino e ovino, una zona in cui si producono formaggi, vini di qualità, cereali e tanti altri prodotti. Ma un prodotto eccellente e, secondo noi, non ancora valorizzato in modo adeguato, è quella particolare varietà di pomodoro chiamata “siccagno”, ma anche pomodoro riccio o a stella.

Il pomodoro siccagno

Corelone-pomodoro

Il pomodoro siciliano ha numerose varietà (pachino, picadilly, datterino etc.) ed è l’ingrediente alla base di molti prodotti tipici siciliani, come le salse, l’estratto di pomodoro, i pomodori secchi, il pesto pantesco o alla trapanese, il sugo di pesce o il ragù. Al giorno d’oggi capita spesso, però, che i pomodori non abbiano più quella intensa concentrazione di sostanze nutritive e gustative, e tutto ciò si traduce in una delusione per il palato. Ciò accade semplicemente perché i pomodori contengono troppa acqua, utilizzata in dosi massicce per la loro coltivazione. La soluzione è rappresentata allora dai pomodori coltivati senza l’uso di acqua, a secco: da qui il nome “siccagno”.

Si tratta di pomodori che hanno però bisogno del terreno e delle condizioni climatiche adatte. Ecco che ci viene in soccorso la zona del corleonese, che rappresenta il luogo perfetto per la coltivazione di questo prodotto, grazie alla fertilità del suolo, capace di apportare un adeguato livello di acqua e nutrienti a tutto ciò che vi viene coltivato. La pianta del pomodoro di Corleone è molto produttiva, si adatta a varie condizioni climatiche e, non essendo irrigata, ha pochi frutti, relativamente piccoli (100/120g), ma molto polpose gustosi, di un colore rosso intenso.

La tradizione al servizio dell’alimentazione moderna

Si tratta di una pianta antica: sappiamo che nel 1770 la comunità di Agrigento offrí un pranzo al proprio vescovo e tra le varie pietanze c’erano delle cotiche ripiene con il sugo fatto di “pomodori senz’acqua di Corleone”, come ci racconta l’inglese Patrick Brydone. Recentemente questa pianta è stata riscoperta dai nutrizionisti di tutto il mondo ed è un alimento consigliato per un’alimentazione sana ed equilibrata, perché non ha molte calorie, è ricca di minerali, oligoelementi, vitamine e antiossidanti. Noi amiamo moltissimo questa varietà di pomodoro, e il nostro intento è che in Italia e nel mondo non si conoscano soltanto il pomodoro Pachino e Sammarzano, ma anche il pomodoro siccagno di Corleone.

Poiché si tratta di un’eccellenza del territorio corleonese, nel 2019 il Comune di Corleone ha organizzato la prima edizione del “Siccagno Fest”: un evento organizzato al fine di promuovere questo prodotto, di avviare un percorso che porterà alla richiesta della classificazione IGP e DOP. Il pomodoro siccagno di Corleone è un prodotto eccellente e siamo sicuri che nei prossimi anni ne sentirete parlare sempre più spesso!

Palermo Wonders: be ready for your perfect day! 

Il Grand Hotel et des Palmes aprirà a dicembre 2020 i battenti e sarà un hotel 5 stelle lusso, in una posizione eccellente: su via Roma, a pochi passi dal Teatro Politeama e dal Teatro Massimo Vittorio Emanuele. La nuova struttura ospiterà più di 100 camere che includeranno anche suites e super suites con terrazza. Avrà 3 ristoranti, una spa, una piscina coperta ed aree verdi. Non mancherà il roof garden sui tetti per un ristorante di altissima qualità.

L’albergo sta ultimando i lavori di restauro, effettuati rispettando tutti i materiali e i decori originali. Un lavoro fatto anche di ricerche dei disegni originali, in accordo con la Soprintendenza dei Beni Culturali. Un esempio è la sala degli specchi, una delle più conosciute: gli intagli in legno degradati o mancanti sono stati ripristinati utilizzando calchi di quelli esistenti in altri specchi. La stanza dove dormì Richard Wagner sarà trasformata in una suite intitolata al musicista tedesco. Un albergo di grande lusso, al centro della città, grande protagonista della storia di Palermo, protagonista di tante epoche storiche e di tanti racconti.

Grand hotel et des Palmes: Lusso e Storia

Residenza privata

L’edificio venne costruito nel 1847 dalla famiglia Ingham-Whitaker, imprenditori inglesi presenti in Sicilia soprattutto grazie alla produzione del vino Marsala. Si trattava di una dimora privata dotata anche di un sottopassaggio segreto che attraversava la via Roma e raggiungeva la chiesa Anglicana di fronte, fatta costruire importando addirittura il materiale necessario direttamente dall’Inghilterra, per permettere agli Inglesi in visita a Palermo di avere un luogo di culto. Chiesa affidata tutt’oggi alla diocesi di Gibilterra. L’ingresso al passaggio si trova nella Sala Azzurra, mimetizzato da uno specchio.

Hotel in stile liberty

Nel 1874 la residenza fu venduta al cavaliere Enrico Ragusa, che possedeva già l’albergo Trinacria, in via Butera. L’edificio fu così trasformato in hotel: Ernesto Basile fu incaricato di progettare la trasformazione del palazzo e l’edifico divenne il simbolo della Palermo di inizio ‘900. L’hotel prese il nome di Grand hotel et des Palmes ed era un ambiente di gran lusso con marmi, specchi e decori intarsiati.

Clienti d’eccellenza

Gli ospiti di eccellenza non furono pochi:

Tra il 1881 e il 1882: Richard Wagner vi soggiornò, insieme seconda moglie Cosima Listz ed altre otto persone. Fu qui che terminò la stesura del Parsifal. Wagner però non ebbe un buon rapporto con il proprietario dell’albergo, tant’è che affermò “L’unico brigante che conosco in Sicilia è l’albergatore Ragusa”.

Nel 1893 il presidente del Consiglio, Francesco Crispi, diresse dal Grand Hotel et des Palmes le operazioni contro i “Fasci Siciliani” e impartiva lezioni di politica.

Nel 1917 Vittorio Emanuele Orlando, presidente del Consiglio, vi organizzò una cena con ben 12 portate

Il luogo dei misteri

L’hotel è stato anche teatro di molti misteri e situazioni molto originali: stanze trasformate in uffici dei servizi segreti americani, filosofi avvelenati, giornalisti scomparsi, suicidi misteriosi, summit di boss mafiosi e nobiluomini con uno strano destino! Nel 1933 lo scrittore surrealista francese Raymond Russel fu trovato morto, nel suo letto in una stanza dell’albergo. Ufficialmente si trattò di un suicidio per assunzione di barbiturici. Ma Leonardo Sciascia, anni dopo, tornò su questo “cold case” nei suoi “Atti relativi alla morte di Raymond Russel” e palesò molti dubbi su questo caso. Nel 2013, lo scrittore Antonio Fiasconaro ha presentato al Grand Hotel delle Palme un giallo poliziesco che tratta proprio di questo caso: “Morte d’autore”.

Quartier generale durante la seconda guerra mondiale

Nel 1943 l’albergo fu requisito dalla Marina americana e il tenente colonnello Charles Poletti, campo dell’Amgot, insieme a l generale George Smith Patton, lo trasformarono nel loro quartier generale e nel centro direzionale delle operazioni di guerra. Ma fu anche il luogo in cui si tennero incontri con esponenti della mafia siculo-americana ed è forse in questo luogo che venne, nel 1946, il boss Lucky Luciano, espulso dagli Stati Uniti. Lo stesso Lucky Luciano, nel 1956, organizzò nell’hotel un summit tra gli esponenti della mafia americana e di quella siciliana.

Il cast del Gattopardo e altri attori

Nel dopo guerra divenne il punto di riferimento della politica ed ospitò personaggi di rilievo come Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Luchino Visconti, Burt Lancaster, Vittorio Gassman, Fred Buscaglione, Maria Callas, Primo Carnera, Francis Ford Coppola, Patty Pravo e Al Pacino.

L’ospite più originale: il Barone Di Stefano

L’ospite che fece la storia dell’albergo è senza dubbio il Barone Di Stefano, che occupò la stanza 204 per quasi 50 anni: fino al 1998, quando mori ormai novantaduenne. Anche su questo personaggio è stato scritto un libro: “Palermo solo”, dello scrittore francese Philippe Fusaro. Il barone, nato a Castelvetrano, in provincia di Trapani,  fu costretto dalla mafia a scegliere tra una morte violenta e una vita da prigioniero: questa era la punizione per aver ucciso un ragazzino sorpreso a rubare mandorle nel suo feudo. Ogni tanto il barone “evadeva” dalla sua lussuosa prigione, si narra che andasse a Napoli in nave, per assistere alle opere liriche. Aveva abitudini ben precise: dopo pranzo era solito fare il giro dell’isolato, il barbiere e il sarto lo venivano a trovare nella sua suite quando necessario. Frequentava i personaggi famosi che soggiornavano nell’hotel e tutti erano attratti dal suo carisma e dalla sua storia singolare. Quando morì, l’albergo gli concesse l’onore di uscire, da defunto, dall’ingresso principale, con tutti i dipendenti schierati.

Scopri il nostro walking tour! 

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Terracqueo, Palermo: una grande mostra – Prorogata fino al 31 maggio 2021

Terracqueo è la nuova mostra presso il Palazzo Reale che lascia il segno nel cuore di chi la visita, conducendo il visitatore lungo un percorso, una narrazione che abbraccia tutti gli aspetti connessi al Mediterraneo e ai suoi popoli. Visita la mostra insieme a noi!  Un percorso che immortala l’identità mediterranea, ovvero quell’insieme di esperienze, avvenimenti storici e significati culturali che accumunano tutte le terre che si affacciano su questo bacino.

Iniziando dall’origine geologica del Mar Mediterraneo, la mostra ripercorre le origini del rapporto dell’uomo con il mare. Un mare che ha sempre avuto una molteplice valenza: possibilità di esplorare, fonte di risorse, ma anche di pericoli, rappresentati dalla forza della natura e dalle popolazioni nemiche. Lo sviluppo di questi elementi nel tempo crea la storia mediterranea.

Un mare che ha permesso all’uomo di migrare, che ha sempre posto il problema tecnologico della costruzione delle imbarcazioni, che è stato fonte di approvvigionamento alimentare e molte altre risorse (come l’ossidiana, ad esempio), che ha permesso i commerci, che è stato teatro di guerre. Un mare che oggi custodisce le testimonianze di ciò che è stato in passato e che rappresenta una nuova sfida archeologica. Un mare, infine, che ripropone ancora oggi, nei giorni nostri, le stesse dinamiche di migliaia di anni fa. Uno studio a 360 gradi sul Mediterraneo che ci permette di capire meglio il presente.

Terracqueo Palermo: cosa aspettarsi

I 324 reperti (tra cui 12 rostri, 19 elmi, 65 monete, 20 ancore, 24 anfore) divisi in 8 sezioni rappresentano un percorso multidisciplinare originale capace di coinvolgere il visitatore fin dall’ingresso e di portarlo dentro la storia: un percorso didattico per tutti.

La mappa multimediale introduttiva permette di prendere coscienza dell’evoluzione geologica e dell’importanza geo-politica del Mediterraneo.

Le sezione dedicata alla I guerra punica è esemplare: sono esposti, tra gli altri, 12 rostri di navi romane e fenicie rinvenuti nei pressi di Levanzo e la narrazione è supportata da una installazione video moto coinvolgente che permette di respirare oggi l’atmosfera elettrizzante di quella battaglia avvenuta più di 2000 anni fa. Si tratta di una sezione particolarmente toccante dal punto di vista emotivo perché rappresenta anche il lavoro e la ricerca di Sebastiano Tusa, indimenticato amante della ricerca archeologica e della divulgazione scientifica, fondatore della Soprintendenza del Mare.

Il percorso è impreziosito da alcuni reperti di importanza internazionale, come l’Atlante Farnese, realizzato nel II sec. d.C. e in prestito dal Museo Archeologico di Napoli, la Nereide su Pistrice dei primi decenni del I sec. d.C. e il Cratere del Venditore di tonno, della prima metà del IV sec. a.C.

Partendo dal passato, una riflessione sul presente

La mostra si conclude con la sezione “Il Mediterraneo. Oggi”: si tratta di un reportage firmato dal giornalista Carlo Vulpio e dalla fotografa Lucia Casamassima e installato dal video animation creator Luca Daretti. E’ il risultato di un viaggio lungo 8 mesi in 17 paesi che ci racconta cosa è il Mediterraneo oggi. Si tratta della sezione in cui il visitatore elabora tutto ciò che ha immagazzinato nelle tappe precedenti e prende coscienza che i popoli che noi Siciliani sentiamo oggi “lontani” sono in realtà molto simili a noi, molto di più di quelli nord-europei, con i quali oggi intratteniamo più stretti rapporti.

I Fenici di ieri sono i Libanesi di oggi: il Mediterraneo non è solo storia, è attualità. Il Mediterraneo oggi è il Marocco, l’Algeria, la Libia, la Turchia, Napoli, Palermo, Istanbul, Il Cairo, l’Egitto, Israele e Palestina, il canale di Suez, è ancora oggi luogo di migrazioni, è il luogo del Cristianesimo e dell’Islam. Il Mediterraneo è, oggi come in passato, uno scrigno di ricchezze culturali.

Si tratta di una mostra che ha una grande capacità di coinvolgimento, con un grande valore didattico. Permette, a noi mediterranei, di guadagnare una maggior consapevolezza di ciò che siamo. Allo stesso tempo rappresenta un magnifico biglietto da visita per chi ci osserva dall’esterno.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Federico II e dal Comitato scientifico multidisciplinare costituito per l’occasione, con la collaborazione del Dipartimento dei Beni Culturali e del Centro Regionale per il Restauro. In sinergia con enti museali e istituzionali siciliani e nazionali come, ad esempio, la speciale collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Terracqueo, Palermo: orari e biglietti

La mostra è visitabile dal 16 settembre 2020 al 31 gennaio 2021 / Prorogata fino al 31 maggio 2021

  • Dal lunedì al giovedì: 8h30 – 14h30
  • Venerdì: 9h00 – 16h30
  • Sabato: 8h30 – 16h00
  • Domenica: 8h30 – 9h30 e 11h30 – 14h30

PREZZI

  • 7€ –  Solo mostra
  • 13.50€ Mostra, Cappella Palatina e Giardini Reali
  • 18€ Mostra, Cappella Palatina, Giardini Reali, Appartamenti Reali, Sala Re Ruggero e Torre Pisana

Biglietti acquistabili direttamente alla biglietteria di Palazzo Reale e online sul sito ufficiale della mostra. 

Visita Terracqueo e scopri Palermo

Siamo nel mezzo di una grande stagione culturale, grazie anche alle mostre su Banksy e David Bowie. Visita queste mostre insieme a noi e scopri il cuore di Palermo! 

Palermo Wonders: be ready for your perfect day!